Problemi di preparazione o meno, Massimiliano Allegri perde un altro pezzo della sua rosa. Simone Padoin, centrocampista dei bianconeri, dovrà restare fuori per qualche settimana a causa di un infortunio muscolare. Ma nel frattempo, il tecnico livornese finisce sotto la lente d' ingrandimento: ad accusare l'allenatore ex Milan ci pensa Maurizio Zamparini, che non usa mezzi termini per criticare la gestione del suo ex calciatore Paulo Dybala.

Juventus, Padoin out tre settimane

Lesione di primo grado del muscolo bicipite femorale. Questo è quanto emerso dagli esami strumentali effettuati da Simone Padoin.

La società bianconera ha diramato un comunicato ufficiale riguardante le condizioni di salute dell'ex Atalanta:"Il giocatore ieri pomeriggio è stato sottoposto ad accertamenti diagnostici che hanno evidenziato la lesione di primo grado del muscolo bicipite femorale. Il calciatore dovrebbe riprendere l' attività agonistica dopo uno stop di tresettimane". Dunque, la preparazione atletica pensata dallo staff atletico di Allegri finisce nuovamente nel mirino delle accuse.

Zamparini, arriva l'attacco ad Allegri

Ai microfoni diSportmediaset, MaurizioZamparini è tornato a parlare dell'utilizzo che la Juventus e MassimilianoAllegri stanno facendo dell'attaccante argentino Paulo Dybala. Solito stile per il patron dei rosanero, che non utilizza mezzi termini nella vicenda Dybala:"Il calciatoresa fare tutto, quando l'ho ceduto alla Juve ho detto a Marotta: guarda che prendi il nuovoMessi".

Senza mezzi termini, il presidente del Palermo continua il suo attacco al tecnico ex Milan, criticando l'utilizzo ad intermittenza del giocatore argentino.

Secondo Zamparini, visto l'oneroso acquisto estivo dei bianconeri, Allegri dovrebbe utilizzare di più Dybala, evitando di "proteggerlo". Non è la prima volta che l'allenatore bianconero riceve le critiche da parte degli addetti ai lavori per non sfruttare totalmente le capacità del giovane centravanti. Per il momento i numeri danno ragione al calciatore, ma l'ultima parola spetta sempre a chi siede in panchina.