Il primo passo di Silvio berlusconi presidente del Milan nel 1986 fu quello di inviare Fabio Capello a Madrid: "Vai e cerca di capire perchè quelli del Real vincono sempre". Affascinato dall'eccellenza, Berlusconi ha sempre avuto il Real Madrid come mito da emulare, come stimolante ossessione, come chiodo fisso sportivo. Con il presidente del Real all'epoca in cui si occupava direttamente del Milan, Ramon Mendoza, Silvio Berlusconi costruì un ottimo rapporto personale. Obiettivo centrato dopo Doha: 29 trofei come Santiago Bernabeu, il presidente storico del Real Madrid, mito eguagliato.

C'è però, come sempre, nel calcio come nella vita, il rovescio della medaglia. Dopo che i giornali avevano titolato di un contatto fra lo stesso Silvio Berlusconi e il presidente dell'Atalanta Percassi, si era portati a pensare che almeno uno dei giovani italiani del Club bergamasco, potesse finire al Milan, visto che il Club rossonero si è dato proprio questa linea. Ma sembra non essere così.

Berlusconi-Bernabeu 29-29

Santiago Bernabeu nei suoi 35 anni di presidenza, ha conquistato 16 Scudetti, 6 Coppe del Re, 6 Coppe dei Campioni e 1 Intercontinentale. In pratica 22 nazionali e 7 Euro-mondiali. Rispetto a Santiago Bernabeu, il numero uno rossonero ha inanellato 15 titoli nazionali: 8 Scudetti, 1 Coppa Italia, 7 Supercoppe di Lega.

Proprio oggi, a Libero, Silvio Berlusconi ha dichiarato: "Il Milan ha portato a casa un altro trofeo, la Supercoppa Italiana, e con questo mi sono affiancato a Santiago Bernabeu, il mitico presidente del Real Madrid. Siamo i due presidenti di club che hanno vinto di più nella storia del calcio mondiale. Non mi sembra di potermi lamentare".

Peccato per i giovani dell'Atalanta

Appagato da un risultato storico obiettivamente molto prestigioso, Silvio Berlusconi deve però incassare il fatto che i giocatori giovani e italiani, sui quali lui stesso ha costruito la bella squadra di oggi, non vengono a lui. Prendiamo l'Atalanta. Sembrava potesse esserci una corsia preferenziale, sotto l'egida di Silvio Berlusconi c'era stato anche un pranzo a Bergamo fra il presidente Percassi e Adriano Galliani.

Ma il risultato finale è che Caldara deve essere considerato ormai un giocatore della Juventus, Gagliardini sembra dirottato verso l'Inter, mentre Kessiè andrà quasi sicuramente a giocare all'estero. Resta solo Conti, forse il giocatore meno spinto mediaticamente rispetto agli altri, ma non ci sono indiscrezioni su possibili trattative fra Milan e Atalanta su di lui.